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quale è un buon CTR

Valutare l’efficacia delle campagne di advertising è indispensabile se vuoi ottenere dei risultati dal marketing. In questa prospettiva, diventa utile verificare un parametro come il CTR.

Se ti stai domandando cos’è, sei nel posto giusto. In questo articolo avrai a disposizione tutte le informazioni su questo parametro e come fare ad aumentare la visibilità della tua pagina aziendale, ottenendo maggiori conversioni. 

 

Cos’è il CTR: definizione

CTR è un acronimo che indica il Click Trough Rate, ovvero un rapporto espresso in percentuale in base al quale potrai verificare il numero di volte che un utente clicca su un tuo annuncio o su un banner. Esaminiamo con attenzione questa definizione. 

Il posizionamento nella SERP di Google è un fattore determinante per aumentare la visibilità della tua azienda. Un processo che potrai ottenere attraverso una serie di strategie pubblicitarie, combinando per esempio il marketing dei contenuti, con una strategia SEM. In questo modo potrai ottimizzare il tuo sito in prospettiva SEO.

Inoltre, potrai affidarti agli annunci a pagamento utilizzando un sistema come Google Ads e inserire dei banner o delle pubblicità, in base al sistema PPC o CPC. Se si interessato a conoscere come funziona il sistema di advertising a pagamento di Google ti rimandiamo alla nostra recensione su come creare della campagne su Google Ads efficaci.

In questa prospettiva si colloca il valore del CTR.

Quanto persone hanno visualizzato il tuo annuncio? E soprattutto quante persone hanno cliccato sul tuo banner?

La risposta a queste due domande è il CTR.

Il funzionamento potrebbe sembrare in apparenza complicato, ma in realtà è più semplice del previsto. Infatti, il conteggio da parte di Google si basa su due parametri:

  • quantità di visualizzazione dell’annuncio;
  • quantità di clic dell’annuncio.

Il numero dei click effettuati dagli utenti verrà diviso per le quantità di visite ottenute sulla pagina per poi essere moltiplicato per cento. Un esempio può esserti utile per comprendere il CTR.

Immagina di aver inserito un banner pubblicitario e che il tuo annuncio sia stata visualizzato 1.000 volte A questo punto dovrai calcolare quante sono le interazioni che si sono avute sul tuo banner.

In questo caso consideriamo che avrai avuto circa 50 clic sul tuo annuncio. Dovrai quindi dividere il numero di interazioni con le visualizzazioni e moltiplicarlo per 100. In questo modo otterrai una percentuale. Quindi, nell’esempio che abbiamo indicato si avrà:

CTR: (50/1.000) x 100 = 5%

Quindi il tuo Click Trough Rate è del 5%.

Cosa comporta questo valore?

È importante precisare che la percentuale di click farà riferimento a uno specifico arco temporale, che può essere, mensile, settimanale o annuale e soprattutto con riferimento a una keyword. Dal punto di vista SEO ha un valore enorme, dato che ti permetterà di avere un riscontro della tua strategia di marketing.

 

Qual è un buon CTR per Google ADS

Il CTR fa parte dei tool previsti da Google Ads attraverso cui avrai la possibilità di ottenere dati e informazioni sull’attività collegata alla pubblicità.

Quale valore di CTR può essere considerato valido? 

Prima di rispondere a questa domanda è utile fare una considerazione. Il Click Trough Rate è un fattore indicativo che, come vedremo, ha una sua importanza in abito pubblicitario.

Un CTR alto vuol dire che il tuo annuncio ha raggiunto l’obiettivo che ti sei posto, ovvero attirare l’attenzione dell’utente, ma questo non è sufficiente. Infatti, dovrai valutare anche quali sono le interazioni che si sono concretizzate nel momento in cui un utente è giunto sulla tua landing page, oppure sulla pagina del tuo sito, completando quel processo che è alla base del funnel

Ovviamente un CTR troppo basso indicherà che qualcosa nella creazione del tuo annuncio pubblicitario non si adatta alle richieste degli utenti e quindi non suscita il loro interesse. per questo è importante conoscere la percentuale di CTR più adatta.  

Per identificare il valore esatto si dovrà anche distinguere tra le diverse tipologie di annunci:

In linea di massima, come indicato da Google e da alcuni blog specializzati in marketing, come il nostro, un CTR con riferimento agli annunci di Ricerca deve attestarsi tra un valore del 2% e il 3% per essere considerato ottimale.

Invece, nel caso di quelli Display o di Shopping, si richiede una percentuale pari allo 0,6%.

Questi dati sono stati confermati anche da una ricerca del sito Wordstream, effettuata sulle campagne pubblicitarie statunitensi, che ha sottolineato come la media del CTR per una pubblicità di Ricerca deve essere intorno al 3,17% mentre nel caso di quelle Display o di Shopping, dovrebbe essere pari al 0,46%. 

Inoltre, se vai ad analizzare le differenti tipologie di annunci all’interno dei singoli settori, quelli che riscontrano un valore di CTR superiore fanno riferimento ragli incontri e gli annunci personali con un 6%, seguiti dalle inserzioni sui viaggi con un 5%.

Seguono quelli sui servizi ai consumatori e gli annunci sui prodotti tecnologici con un 2%. 

Infine, nelle campagne pubblicitarie Display a comandare la classifica sono quelli che fanno riferimento al mercato immobiliare, e alla tecnologia.

 

Perché verificare il CTR

Quando un utente effettua una ricerca su Google utilizzando una keyword tra i primi risultati della SERP compariranno 10 annunci organici e 7 Adwords.

Essere presente tra questi risultati non è una semplice opzione, ma diventa indispensabile se vuoi che il tuo sito venga visualizzato.

Gli utenti quasi sempre scelgono di visitare i link della prima pagina di Google, senza passare a quella successiva. Inoltre, la presenza nella parte alta della SERP indica che il tuo sito è considerato da dagli utenti e da Google di valore, tutti fattori che possono contribuire a spingere un nuovo cliente effettuare una successiva conversione.

Conquistare la classifica di Google è ciò che fa un consulente SEM, elaborando le giuste strategie di web marketing che devo rendere la tua pagina web ottimizzata per il motore di ricerca e con contenuti che faranno riferimento alle domande dei clienti. Sarà poi l’utente a scegliere liberamente quale sito visitare e quindi il banner da cliccare. 

Verificare il CTR diventa quindi uno dei principali parametri che permette al webmaster di controllare se la sua strategia di marketing ha ottenuto un preciso risultato.

Infatti, la percentuale di clic ottenuti sul proprio annuncio può permetterti di evidenziare una serie di aspetti: 

  • valore del tuo annuncio;
  • visibilità dell’annuncio;
  • risposta alle aspettative degli utenti.

Attraverso Google Adwords avrai la possibilità di verificare i CTR in base alla keyword che hai scelto e alla tipologia di annunci.

Questi dati ti permettono di valutare se la tua pubblicità è stata realizzata in modo da rispondere al tuo obiettivo. Inoltre, disporrai anche di un parametro come la percentuale di click prevista, ovvero potrai misurare la probabilità che un tuo annuncio venga utilizzato in base alla tipologia di parola chiave, un altro fattore che ti potrà essere utile per creare annunci specifici ed efficaci. 

A questo devi aggiungere che un valore alto del CTR indica che il tuo annuncio ha ottenuto numerose visualizzazioni da parte degli utenti. In particolare, questi ultimi considerano la tua inserzione utile e pertinente alla loro ricerca. 

Cosa comporta ciò?

Dal punto di vista della produttività dell’azienda avrai una maggiore probabilità che la fase inziale del funnel di vendita, possa continuare, spingendo gli utenti a rimanere sul tuo sito e compiere una specifica conversione.

 

Desideri migliorare il tuo CTR? Chiedi a Unidevs

Il Click Trough Rate può essere un valido supporto se devi effettuare delle campagne di advertising, soprattutto dato che negli ultimi tempi, la scelta di Google si è improntata a rende più facile la scalata della SERP dei link collegati ad annunci a pagamento, offrendo un’opportunità di aumentare in tempi brevi la visibilità del tuo sito.

Ottenere una percentuale alta di CTR è importante, ma si dovrà fare attenzione ad eventuali errori che possono derivarne. Infatti, alcune volte il calcolo può essere fuorviante e quindi si richiede un controllo effettuandolo in maniera diretta.

Inoltre, spesso si pensa che sia sufficiente avere un CTR elevato per verificare l’efficacia del proprio annuncio. la realtà è diversa. Questo parametro è indicativo di una risposta da parte degli utenti alla tua campagna, ma dovrà essere affiancato anche da altri dati come una valutazione del tasso di conversione

A questo devi aggiungere che vi sono numerosi fattori che possono incidere sul risultato del calcolo del CTR. Per esempio, può fare la differenza il contenuto del messaggio pubblicitario, con maggior click per che rispecchiano le richieste del momento degli utenti, oppure dove è stato posizionato l’annuncio all’interno della pagina. 

Dovrai anche rendere l’inserzione attraente per il cliente in modo da attirare il suo interesse e spingerlo a cliccare sul banner o sull’annuncio. Infine, avrai la necessità di predisporre il funnel di vendita, per esempio, con una landing page completa che permetta di dare le informazioni utili e spingere l’utente a una conversione veloce.

Per migliorare il CTR dovrai valutare diversi aspetti, oltre ad elaborare un’adeguata strategia di advertising, operazioni che richiedono una certa conoscenza dei parametri SEO di Google oltre a come funziona la SERP e la piattaforma Google Ads.

Come gestire al meglio le tue risorse di marketing e ottenere il massimo dell’efficacia innalzando la percentuale del CTR?

Ti basterà rivolgerti alla web agency Unidevs.

 

 

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