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Google ADS, ormai lo sappiamo, è la piattaforma Google che consente di realizzare campagne pay per click o campagne pubblicitarie per promuovere la propria attività e i propri prodotti.  Ora, dato che i costi di una campagna Google, soprattutto per parole chiave molto richieste, rischiano di essere troppo elevati per una piccola e media impresa, come ad esempio un sito e-commerce,vale la pena tentare di capire se e come è possibile  abbassare il CPC di Google ADS! Leggi allora i paragrafi che seguono e come ridurre il costo della campagna Google Ads per te non sarà più un segreto.

Gli step per abbassare il CPC delle campagne Google ADS

Prima di entrare nel vivo del nostro articolo e vedere quali sono i trucchi per abbassare il costo di Google Adwords (oggi Google ADS), è bene dire che, una volta avviata una campagna, non bisogna mai rimanere con le mani in mano ma occorre cercare per quanto possibile di abbassare costantemente il costo per clic degli annunci. Qui entrano in giro però dei concetti che, per i non addetti ai lavori, potrebbero essere poco difficili da comprendere, come ad esempio quello di posizionamento. Molti gestori di siti internet, e perfino esperti di marketing o che si definiscono tali, ritengono che l’unico criterio in grado di determinare il posizionamento di un annuncio sia il CPC o costo per clic. Questo è vero solo in parte, perché in realtà ci sono altri fattori che contano. Uno di questi si chiama “punteggio di qualità” e non è altro che il risultato di più fattori sommati fra loro. È, quindi, il punteggio di qualità di un annuncio moltiplicato per il CPC Massimo a determinare il posizionamento più o meno in basso rispetto agli altri annunci presenti per quella determinata ricerca. Va da sé che annunci con CPC Massimo molto basso possano lo stesso posizionarsi in alto, in base appunto a questo fattore. Ma da cosa dipende il punteggio di qualità di un annuncio o di una keyword(parola chiave)? Per ora ti basti di sapere alcuni dei criteri principali:
  • Qualità e pertinenza della pagina di destinazione;
  • Pertinenza della parola chiave rispetto all’annuncio e dell’annuncio rispetto alla ricerca;
  • Rendimento dell’account;
  • Storico delle percentuali di clic dell’account e dell’annuncio;
  • Velocità di visualizzazione della pagina di destinazione.
  • Pertinenza delle altre pagine del sito web di destinazione.
Per farla breve (tranquillo, però, perché sul così detto quality score e come si calcola  torneremo anche più avanti) possiamo dire che per avere un punteggio di qualità alto occorre che ogni keyword  sia collegata ad un annuncio pertinente e che questo annuncio porti ad una pagina a sua volta collegata per contenuti alla keyword stessa su di un sito il più possibile autorevole, pertinente e con un ampio traffico. Comprenderai benissimo, quindi, solo un grande lavoro nella selezione delle keyword, nella realizzazione degli annunci e nel collegamento delle keyword alle campagne permette, pertanto, di ottenere una riduzione dei costi per clic ossia della pubblicità su Google davvero tangibile.  Esistono, tuttavia, dei piccoli trucchetti che si possono adottare, ad esempio, uno di questi, rendere più autorevole la nostra pagina di destinazione e/o il sito che la ospita. Come? Ad esempio con una corretta strategia di link building. In questo modo è possibile aumentare uno dei fattori che fanno crescere il quality score, quindi il posizionamento del proprio annuncio ottenendo una spesa CPC inferiore.

Migliorare ranking dell’annuncio

A questo punto è importante riflettere su come migliorare il ranking dell’annuncio, dato che in base a questo viene decisa la posizione in cui lo stesso annuncio deve essere collocato nelle ricerche. I fattori che influenzano a loro volta il ranking dell’annuncio sono:
  • Soglia ranking stabilita da Google per la pubblicazione dell’annuncio
  • Offerta dell’asta Google;
  • Contesto della query;
  • Impatto delle estensioni dell’annuncio;
  • Qualità dell’annuncio.
Volendosi invece concentrare sui fattori che determinano la qualità dell’annuncio questi sono:
  • Percentuale di clic prevista o CTR;
  • Esperienza utente della pagina di destinazione;
  • Pertinenza dell’annuncio.
Si tratta di concetti di cui abbiamo già parlato anche nel precedente paragrafo che come vedi influenzano sia il quality score dell’annuncio sia direttamente il posizionamento stesso di quest’ultimo.  Possiamo, quindi, tranquillamente affermare che è possibile ottenere campagne Google Ads con un budget ridotto agendo sia sul lato dell’offerta, sia per quello che concerne la qualità dell’annuncio nei termini che abbiamo appena visto.

Quality score 

Torniamo ora sul concetto di quality score. La definizione dei costi delle campagne su Google Ads si basa, come abbiamo visto, oltre che sull’offerta anche sul così detto punteggio di qualità o punteggio di pertinenza che lo stesso Google attribuisce all’annuncio. Questo a sua volta è definito da:
  • Qualità/ pertinenza annuncio;
  • Esperienza sulla pagina di destinazione;
  • Percentuale di clic prevista.
 Questi fattori, come è lecito pensare, sono in grado di influenzare l’asta, pertanto non sempre chi investe di più ottiene risultati (posizionamento) migliori.

Come determinare quindi il quality score che è sempre un valore compreso tra 1 e 10?

Su questo viene in nostro aiuto il supporto di Google, dove si afferma che:   “Il punteggio di qualità viene calcolato in base al rendimento combinato di tre componenti:
  • Percentuale di clic (CTR) prevista: la probabilità che l’annuncio riceva un clic quando viene pubblicato.
  • Pertinenza annuncio: il grado di corrispondenza tra l’annuncio e l’intenzione alla base della ricerca di un utente.
  • Esperienza sulla pagina di destinazione: il livello di pertinenza e utilità della pagina di destinazione per gli utenti che fanno clic sull’annuncio.
Ogni componente viene valutato con lo stato “Sopra la media”, “Nella media” o “Sotto la media”. Questa valutazione si basa su un confronto con altri inserzionisti i cui annunci sono stati pubblicati per la stessa parola chiave negli ultimi 90 giorni. Lo stato “Nella media” o “Sotto la media” per uno di questi componenti potrebbe indicare un’opportunità di miglioramento.” Per controllare il punteggio di qualità delle tue campagne attive procedi invece in questo modo:
  1. Accedi all’account Google Ads;
  2. Nel menu a sinistra, seleziona Parole chiave;
  3. Nell’angolo in alto a destra della tabella, fai clic sull’icona delle colonne; Un.
  4. In “Modifica le colonne per le parole chiave”, apri la sezione “Punteggio di qualità”. Per visualizzare il punteggio di qualità corrente e gli stati dei suoi componenti, scegli una delle seguenti metriche da aggiungere alla tabella delle statistiche:
  • Punteggio di qualità
  • Esper. pag. dest.
  • CTR previsto
  • Pertinenza annuncio

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Ora che siamo arrivati alla fine del nostro articolo su come abbassare i costi Google Ads, voglio anche dirti che per quanto le campagne di Advertising sia un ottimo strumento per promuovere la propria attività, occorre sempre fare un’analisi costi benefici per valutare se sia il caso di inserirle o meno nella propria strategia di marketing aziendale. Altre possibili strategie che è sempre necessario valutare in alternativa oppure insieme alle campagne Google ADS sono senza dubbio, fra gli strumenti per migliorare il posizionamento in organico: Oppure, volendo intervenire con strumenti a pagamento: Sia per poter individuare le strategie migliori da aggiungere al proprio piano di marketing, sia per definire il budget e ridurre /ottimizzare i costi delle campagne a pagamento Google sarà necessario rivolgersi a dei veri esperti come Unidevs.

 

Truccone Davide

Sono Davide Truccone Imprenditore e Project Manager di Unidevs.
La nostra agenzia nasce da un'idea ambiziosa, innovativa, fornire assistenza a 360° gradi alle piccole imprese italiane che hanno bisogno di figure estremamente qualificate.

https://www.unidevs.it/

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