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e-commerce guida

Il settore delle piattaforme e-commerce ha ottenuto un incremento esponenziale nel corso degli ultimi anni.  Infatti, in base a un report di Unioncamere, prima della pandemia il numero di negozi di vendita online si aggiravano sulle 6.968 unità. Oggi sono più di 23.386, con un incremento del 225% negli ultimi 5 anni. A questo si aggiunge un altro dato interessante. Secondo Audiweb, nel corso degli ultimi tre anni, complice anche la pandemia, l’85% degli italiani, quindi tra i 41 e i 46 milioni di utenti, utilizza costantemente un sito e-commerce con una spesa media che si aggira tra i 250€ e i 600€. 

Un mercato in forte crescita che può essere una valida opportunità per avviare una propria attività d’impresa con la possibilità di vendere e guadagnare online, proponendo prodotti e servizi di qualunque genere.

Tuttavia, aprire un sito e-commerce, non è così semplice e immediato come si potrebbe pensare. Esistono degli step da seguire, normative da rispettare come quelle relative al GDPR, scelte gestionali e programmatiche da effettuare, oltre ad un investimento iniziale di tempo e di denaro da affrontare.

In questa guida e-commerce troverai tutto ciò che c’è da sapere sul commercio online, quali sono i vantaggi e gli step da seguire per aprire il tuo negozio in poco tempo e con probabilità di ottenere subito un riscontro economico.

 

Cos’è un e-commerce

Cercando la definizione di e-commerce su Wikipedia il risultato che ne viene fuori è il seguente:

“Il commercio elettronico è l’insieme di transazioni generate dalla compravendita di beni e servizi realizzate su Internet e l’insieme delle comunicazioni o gestione di attività commerciali tramite il web”.

Quindi, un sito e-commerce non è altro che un negozio con le stesse caratteristiche di uno reale, ma che si trova online. La particolarità? Avrai una vetrina che, invece di essere fisica, sarà virtuale permettendo agli utenti di visionare i tuoi prodotti ed offerte e al contempo ottenere un numero ampio di informazioni.

Infine, il processo di acquisto è semplificato, dato che tutti i passaggi, dalla scelta dell’articolo al pagamento avvengono in modo sicuro sul web.

Naturalmente non tutti gli e-commerce sono uguali e, anzi, ne esistono di varie tipologie con caratteristiche differenti tra loro.

Una prima sostanziale classificazione è quella tra le piattaforme e-commerce B2B e B2C. Nel primo caso, ovvero gli e-commerce B2B (business to business), si tratta di negozi che si rivolgono ad altri rivenditori, fornitori e aziende. Invece quelli B2C (business to customer) si focalizzano sulla vendita diretta a un cliente finale.

Oltre a questo, dovrai stabilire il tipo di prodotti che intendi vendere, la nicchia in cui vuoi entrare e di conseguenza anche il target di utenti ai quali rivolgerti.

Ragionando in questi termini, capisci bene che un e-commerce può vendere praticamente qualsiasi tipologia di prodotto, da quelli di bellezza a snack proteici, fino anche a libri e agli oggetti elettronici o ai vestiti.

Ti basta pensare che il più famoso e-commerce al mondo è Amazon, che è partito come un negozio virtuale di libri e si è poi espanso fino a conquistare il commercio online.

Tuttavia, anche se le possibilità di monetizzare con i negozi e-commerce sono elevate, non basta aprire un sito di vendita online, per ottenere un guadagno. Oggi la concorrenza è elevata e per distinguerti dovrai conoscere bene come funzionano queste piattaforme, fissare degli obiettivi e scegliere una nicchia di mercato creando un tuo brand.

 

 

Perché creare un e-commerce

Dopo aver compreso cos’è un e-commerce è lecito che tu ti chieda perché dovresti crearne uno. In effetti esistono numerosi vantaggi nell’aprire un negozio online e voglio analizzare alcuni insieme a te.

Innanzitutto, c’è da dire che il commercio online, come ribadito anche in apertura di questa guida, ha assistito a una crescita incredibile. Infatti, per ciò che riguarda l’acquisto di prodotti sul web, si è avuto un incremento del 18% rispetto al 2020, mentre per i servizi, dopo la crisi dovuta all’emergenza sanitaria, si è ottenuta una crescita del 36%. Per il 2022 il fatturato degli e-commerce totalizza più di 39 miliardi di euro. Questo trend è sicuramente in aumento. 

Infatti, bisogna considerare che, ormai, tutte le frizioni legate agli acquisti online sono ampiamente superate e, soprattutto le nuove generazioni, nascono e crescono in un contesto che vede naturale comprare oggetti e servizi online.

Secondo una stima del Sole24Ore nei prossimi 5 anni, il 95% delle vendite avverrà online, superando di molto, il commercio offline e rendendo gli e-commerce delle attività molto più redditizie rispetto a quanto non lo siano già ora.

Oltre a questo, c’è da considerare anche le ampie possibilità che offre un commercio online in termini di pubblico raggiungibile.

Mentre un negozio fisico è delimitato alla zona in cui è situato, un e-commerce non ha virtualmente limiti. Un negozio online, infatti, ha la possibilità di raggiungere potenzialmente qualsiasi persona abbia un accesso ad Internet.

A prescindere dall’elemento della territorialità.

Questo rende il bacino di clienti potenziale davvero ampio e, come puoi immaginare, permette di interfacciarsi con un numero di persone potenzialmente infinito.

Un altro vantaggio riguarda un importante abbattimento dei costi. Di questo parleremo più nel dettaglio nel prossimo paragrafo.

Per il momento ti basta sapere che comunque, rispetto a un negozio tradizionale, le spese per un e-commerce sono ridotte sia per quanto riguarda l’aspetto dell’avviamento, sia per la gestione pratica e fiscale.

Altro aspetto interessante riguarda la fascia oraria in cui si è aperti al pubblico. Un negozio fisico ha degli orari di apertura e chiusura da rispettare, oltre i quali non si ha la possibilità di vendere o interfacciarsi con i clienti.

Gli e-commerce sono invece negozi aperti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Questo rappresenta un duplice vantaggio, sia per il proprietario del negozio online, che per i suoi clienti.

Da un lato, chi ha un e-commerce può potenzialmente guadagnare a qualsiasi ora del giorno e della notte, in qualsiasi giorno della settimana. Dall’altro lato si sposano perfettamente quelle che sono le abitudini di acquisto del cliente moderno.

Esistono utenti che preferiscono acquistare alle due del pomeriggio e altri che, magari, scrollano il catalogo dei prodotti a mezzanotte.

Infine, un e-commerce permette di raccogliere dati riguardo i nostri clienti. Questo ti aiuta a comprendere quali siano le loro abitudini di acquisto, quali i prodotti preferiti e in che modo questi interagiscono con il nostro negozio.

Tutti questi dati, poi, possono essere utilizzati per implementare una strategia di marketing ad hoc che vada quindi a sposare perfettamente le abitudini d’acquisto dei tuoi clienti, proponendo offerte, sconti e opportunità in base ai loro gusti.

A tal proposito c’è anche da dire che gestire un e-commerce non è semplicissimo. Oltre a tutti gli oneri per svolgere un’attività commerciale tradizionale, sono necessarie anche competenze tecniche e un team altamente specializzato.

 

Costi e-commerce

Abbiamo visto che un e-commerce presenta numerosi vantaggi, soprattutto per ciò che riguarda l’abbattimento dei costi.

Ma cerchiamo di capire più nel dettaglio perché aprire un negozio virtuale online prevede una spesa ridotta rispetto a quelli offline. Ecco quali sono gli elementi da considerare:

  1. costi fissi;
  2. investimento iniziale;
  3. team di professionisti;
  4. attrezzature e prodotti.

Il primo punto da considerare sono i costi fissi. Infatti, un negozio online presenta delle spese incredibilmente più ridotte rispetto alla sua controparte su strada. Parlo ad esempio di un immobile da affittare per aprire il proprio negozio, spese per l’allestimento ed eventuali ristrutturazioni.

Già queste voci rappresentano un freno importante per tantissimi imprenditori che hanno intenzione di iniziare un’attività.  Inoltre, a differenza di un negozio fisico, un e-commerce prevede, come costi iniziali, l’acquisto di un piano hosting, che rappresenta il luogo virtuale che ospiterà il proprio sito, quello di un dominio e della piattaforma per la creazione e personalizzazione effettiva del negozio.

Devi anche considerare l’investimento iniziale per ciò che riguarda i prodotti. Nel caso del negozio fisico devi avere articoli per allestire le vetrine con una spesa di materiale che varia in base alla tipologia di negozio. Invece, su una piattaforma e-commerce potrai anche non avere materialmente il bene. Ad esempio, ciò è possibile per la presenza di sistemi innovativi come il dropshipping.

Tuttavia, devi aggiungere che per gli e-commerce molto strutturati con tanti prodotti, è necessario avere un team di professionisti qualificati che gestisca ordini, piattaforma, sito, modifiche e tutte quelle attività che permettono al negozio di funzionare al meglio.

Naturalmente anche questo è un costo da mettere in conto quando si decide di avviare un’attività di questo tipo. 

 

 

Come gestire un e-commerce

La gestione di un e-commerce è probabilmente la parte più complessa dell’intraprendere questo tipo di attività, tanto quanto organizzare un negozio tradizionale. Anzi, in alcuni casi richiede anche delle azioni in più rispetto a quello fisico.

L’errore che commettono in tanti è quello di credere che un e-commerce, poiché si tratta di un’attività online, non richieda le attenzioni necessarie a una qualsiasi altra attività. Non basta semplicemente mettere online i tuoi prodotti, dovrai fare attenzione a:

  1. gestire gli articoli nel modo più adatto;
  2. fare attenzione al customer experience;
  3. sviluppare un sistema di marketing adatto;
  4. gestire il magazzino;
  5. creare un sistema di customer care.

In realtà non è così. Vediamo nel dettaglio quali sono gli aspetti più importanti da considerare.

 

 

1.Gestione prodotti

Uno dei primi aspetti di cui tener conto è la gestione dei prodotti. Il catalogo degli articoli rappresenta la linfa vitale del tuo negozio e-commerce online, ciò che i tuoi clienti acquisteranno da te.

A tal proposito è importante avere un’ampia scelta di prodotti e, soprattutto, suddividere tutto per categorie, in modo da rendere la ricerca e la selezione molto più semplici.

Ricorda inoltre di realizzare delle accurate schede prodotto che includano:

  •         immagine del prodotto;
  •         descrizione del prodotto.

Questi sono punti essenziali in quanto aiuteranno il tuo cliente a comprendere quali sono le caratteristiche degli articoli che sta guardando, come questo appare semplificando la scelta e la valutazione, se è il prodotto giusto per lui.

Quando si acquista online, senza avere quindi la possibilità di guardare e toccare con mano il prodotto prima di comprarlo, è fondamentale avere chiare tutte le informazioni a riguardo.

 

2.Customer Experience

La customer experience è un altro di quegli aspetti fondamentali quando si parla di commercio online. Le persone che acquistano sul web, o che comunque navigano su di un sito, si aspettano di avere un’esperienza comoda e gradevole.

A tal proposito sono tre i punti che ti consiglio di valutare:

  1.         contenuti;
  2.         ricerca sul sito;
  3.         carrello e checkout.

Per quanto riguarda i contenuti assicurati che quelli presenti sul tuo sito siano chiari, leggibile e completi. Inoltre, è richiesta anche l’ottimizzazione in chiave SEO per e-commerce.

Come detto anche in precedenza le persone che navigano e acquistano online vogliono avere sottomano tutte le informazioni necessarie. Quindi, assicurati di descrivere ogni prodotto, utilizza immagini, aggiungi informazioni circa spedizioni, costi, variabili di colore e di taglie. Infine, possono essere utili anche recensioni di altri utenti che aiutino alla scelta dell’articolo. 

Un dato è certo. Devi saper combinare le giuste informazioni esaurienti senza esagerare e organizzandole nel modo più adatto al fine di dare tutte le indicazioni necessarie al cliente.

La ricerca sul sito è un altro aspetto assolutamente fondamentale. Ogni buon e-commerce dovrebbe prevedere una barra interna che permetta di trovare facilmente prodotti e categorie.

Tramite l’inserimento di una parola chiave, l’utente dovrebbe raggiungere qualsiasi prodotto presente sul sito. In questo modo renderai la sua esperienza di acquisto molto più rapida e semplice, con un conseguente incremento delle vendite.

Infine, ricorda anche di ottimizzare carrello e checkout. Il checkout è la fase forse più delicata dell’acquisto, ovvero il momento in cui l’utente inserisce i suoi dati e paga.

Proprio per questo è consigliato rendere questa fase quanto più semplice possibile, in modo che il cliente non trovi alcuna difficoltà nel concludere l’acquisto.

Ricorda che ogni ostacolo, anche il più piccolo, può rappresentare un motivo per non acquistare da te.

 

3.Marketing

Affinché il tuo e-commerce sia visibile e arrivi a tante persone è fondamentale implementare le strategia di web marketing. A tal proposito la SEO per e-commerce rappresenta un ottimo modo per posizionare il proprio sito e farlo arrivare a tantissime persone.

Infatti, la SEO permette di posizionare sui motori di ricerca i propri contenuti e il proprio sito, in modo che, chiunque effettui delle ricerche per delle specifiche parole chiave, possa visualizzare in primo luogo il link del tuo negozio online.

Oltre a questo potresti pensare di sfruttare  Facebook ADS per e-commerce, ovvero delle campagne pubblicitarie su questo social network per far conoscere il tuo sito, promuovere i tuoi prodotti e magari condividere delle offerte speciali.

Anche l’e-mail marketing può diventare un’ottima freccia al tuo arco. Questa strategia di marketing consiste nel far iscrivere gli utenti a una lista contatti lasciando la propria e-mail. In genere l’iscrizione viene ricambiata con un coupon, un prodotto gratuito o un’altra offerta alla quale possono essere interessati.

Una volta che gli utenti si sono registrati nella tua lista avrai la possibilità di comunicare via e-mail, inserendo offerte, l’uscita di nuovi prodotti, aggiornamenti vari o contenuti di valore che decidi di condividere con loro tramite una vera e propria newsletter.

 

 

4.Gestione magazzino

La gestione del magazzino è un altro aspetto da non sottovalutare. Con questo termine si identifica il luogo in cui depositerai i tuoi prodotti e dal quale puoi verificarne la disponibilità per i tuoi clienti.

Proprio per questo motivo è indispensabile avere un addetto al magazzino in grado di gestire gli ordini, monitorare le vendite e in generale assicurarsi che siano presenti i prodotti più richiesti.

Questa figura spesso si occupa anche di gestire tutto ciò che riguarda la logistica. Si parla quindi dei rapporti con corrieri e fornitori, al fine di far funzionare correttamente l’e-commerce e assicurarsi che gli articoli siano spediti e arrivino a destinazione.

 

 

5.Customer Care

Gli acquisti online richiedono sempre un grado di attenzione maggiore rispetto a quelli offline. In questa prospettiva si colloca il servizio customer care.

Infatti, in un negozio fisico, si ha sempre la possibilità di parlare con una persona, guardare i vari prodotti, toccarli con mano e fare le proprie valutazioni. Al contrario, per gli acquisti online possono sorgere delle problematiche o anche semplicemente i clienti potrebbero avere bisogno di informazioni aggiuntive.

Ecco che, entra quindi in scena il servizio clienti. Gli addetti al customer care sono coloro che si occupano proprio di gestire queste situazioni, parlando con gli utenti, dando loro informazioni e, se è necessario, gestendo quelli insoddisfatti.

Avere un reparto customer care preparato e professionale, magari anche integrando un servizio di chatbot, è assolutamente necessario per fare in modo che il proprio e-commerce funzioni al meglio.

 

Quale piattaforma e-commerce scegliere

Per creare un e-commerce esistono davvero tantissime piattaforme diverse, opportunità create dall’evoluzione digitale. Puoi distinguerle in due categorie:

  • CMS (Content Management System);
  • piattaforma online.

Nel primo gruppo si considerano delle piattaforme che prevedono un software da scaricare su una postazione e che ti aiutano, passo dopo passo, a sviluppare il tuo negozio di vendita online. L’esempio più tipico è scegliere Magento e Woocommerce. Nel secondo gruppo fanno parte quei siti che funzionano in cloud e che quindi ti permettono di realizzare direttamente online il tuo e-commerce impiegando qualunque dispositivo.

Tra le piattaforme professionali, siamo andati ad analizzare le seguenti:

  • Magento;
  • Shopify;
  • WordPress + Woocommerce;
  • Prestashop.

 

 

Magento

La prima piattaforma e-commerce di cui vorrei parlarti è Magento. Si tratta senza dubbio di un CMS professionale per la creazione di un negozio online.

Infatti, è un sistema pensato per tutte le tipologie di e-commerce di grandi dimensioni, che presentano un ampio catalogo di prodotti e che devono gestire un gran numero di vendite ogni giorno. In effetti si tratta di una piattaforma molto utile per quelle attività ben strutturate. Ecco quali sono i punti di forza di questa piattaforma:

  • funzionalità e soluzione uniche;
  • personalizzazione;
  • community;
  • tecnologia open source.

Il primo punto di forza ci creare un e-commerce in Magento è quello di avere una serie di pannelli di controllo attraverso cui puoi gestire le diverse funzionalità e personalizzare ogni singola sezione dell’e-commerce: dalla grafica ai cataloghi, dalle immagini alle schede tecniche fino ai carrelli di check-out.

L’altro aspetto è quello concernente l’ambito tecnico. Oggi sono sempre di più i professionisti che si sono specializzati su questo CMS offrendo opportunità di rendere il tuo sito unico e soddisfare ogni necessità riguardante la nicchia di mercato in cui ti collochi.

Leggi anche la nostra guida su come funziona Magento

Infine, Magento si basa su una tecnologia open source grazie alla quale avrai sistemi di check-out integrati, controllo completo dei plug-in e potenti strumenti di marketing per migliorare le performance del tuo negozio online e la sua visibilità.

Creare un e-commerce con Magento, non è così semplice e, anzi, sono richieste delle competenze tecniche molto specifiche, che non tutti possiedono. In questa prospettiva può essere utile rivolgersi a un consulente in Magento.

I costi di un sito Magento, variano in base alle tue necessità. Se da un lato è presente un piano gratuito, dall’altro se vuoi accedere a tutte le potenzialità, alcuni plug-in hanno prezzi elevati, così come le integrazioni di alcuni servizi. 

 

 

Shopify

Se hai un e-commerce appena aperto oppure sei indeciso sullo sviluppare questa attività, l’alternativa a Magento può essere Shopify. Si tratta di una piattaforma SaaS (Software as a Service) che permette di creare e lanciare il proprio store direttamente online.

Uno dei principali vantaggi di Shopify sta proprio nell’interfaccia utente molto intuitiva che permette di realizzare negozio online anche in poche ore, caricando foto dei prodotti, schede tecniche e descrizioni. Tutto tramite un sistema guidato.

Per contro c’è da dire che la personalizzazione dell’e-commerce è spesso molto legata ai modelli che già propone la piattaforma. Nonostante questi siano modificabili a proprio piacimento va da sé che un e-commerce creato da zero mettendo mano al codice sia molto più personalizzato.

Per il resto, Shopify si integra bene con tool per la SEO, con le campagne di marketing in generale e l’integrazione con i social network come Facebook. Anche il costo dell’abbonamento è molto più contenuto rispetto a soluzioni più complesse.

 

WordPress + Woocommerce

La terza opzione che puoi impiegare per realizzare il tuo sito e-commerce è quella di WordPress integrando il sistema Woocommerce.

Si tratta di una soluzione rapida, semplice e che comporta dei costi davvero molto contenuti. Ecco quali sono i suoi punti di forza:

  • semplicità di utilizzo;
  • sezione back-end intuitiva;
  • facilità di gestione del magazzino;
  • diverse opzioni di spedizioni;
  • ampie possibilità di diversificare i sistemi di pagamento.

WordPress integrato con Woocommerce è un’ottima soluzione per chi ha intenzione di creare un piccolo e-commerce, con poco budget e in maniera semplice e veloce. Non dovrai avere competenze tecniche anche grazie alla semplicità di installazione dei plug-in. Questi ultimi sono generati da una vasta community online, con un numero impressionante di versioni completamente gratuite. 

Con Woocommerce puoi vendere qualunque tipologia di prodotti, da quelli fisici e digitali, creando schede dettagliate e personalizzandole. Tuttavia, se da un lato il sistema è più intuitivo e non richiede competenze specifiche, dall’altro per ogni funzionalità devi aggiungere un plug-in. Inoltre, per ottenere una configurazione che ti permette di avere visibilità e posizionarti sulla SERP è comunque consigliabile rivolgersi a una web agency.

 

 

Prestashop

Infine, l’ultima soluzione è Prestashop. Anche in questo caso si tratta di una piattaforma molto semplice da utilizzare che non richiede in genere l’intervento di uno sviluppatore o la conoscenza del codice.

A tal proposito Prestashop è ideale per chi voglia creare un negozio online di piccole o medie dimensioni.

Alla semplicità di funzionamento si aggiunge anche un ottimo servizio di manutenzione automatica, una struttura del sito SEO friendly e l’ottima assistenza clienti sempre presente. Inoltre, puoi accedere a diversi moduli per l’e-mail e semplificare i processi pubblicitari grazie al sistema di Marketing Automation.

Uno dei punti di forza di un e-commerce vincente è la personalizzazione. Un negozio online simile a tanti altri, non fornirà al cliente nessun motivo particolare per preferirlo rispetto alle tante altre soluzioni presenti sul web. Con Prestashop hai ampie opzioni di personalizzazione.

Come aspetti negativi da considerare c’è senza dubbio da sottolineare il costo. Sebbene di base quello di Prestashop non sia così elevato, non è possibile dire lo stesso delle varie estensioni.

 

Migliore piattaforma di e-commerce: ecco come orientarti

Ora che conosci quali sono i migliori siti e CMS per creare un e-commerce, è lecito domandarsi come scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Ogni strumento che abbiamo citato ha dei vantaggi e degli svantaggi. Tuttavia, al fine di effettuare una valutazione attenta e che rifletta le tue necessità devi considerare alcuni parametri di base che ti permetteranno di valutare quale può essere la migliore piattaforma per e-commerce

In primo luogo, un aspetto da considerare è la facilità di utilizzo. Con questo termine non si identifica solo l’accessibilità al sito e la possibilità di modificare le impostazioni personalmente, ma anche un sistema che permetta a un consulente e-commerce specializzato di intervenire in modo diretto al fine di migliorare le prestazioni del tuo sito. 

Infatti, le piattaforme che hanno diverse opzioni e che presentano funzionalità complesse, grazie alle quali puoi personalizzare ogni singolo aspetto, spesso non sono un vantaggio, soprattutto se hai bisogno di avere un negozio di piccole dimensioni e di aggiornarlo continuamente.  Dall’altro lato se hai necessità di avere un’ampia gamma di impostazioni, dovranno essere chiare, precise e facilmente accessibili.

Leggi anche la nostra guida su Woocommerce vs Magento

Altro aspetto è il sistema di vendita. Un e-commerce è un negozio online e come tale otterrai risultati nel momento in cui si completa quel processo che vede un utente visionare il tuo sito, valutare i prodotti presenti sull’e-commerce e completare la procedura di acquisto. Ogni singolo processo deve avvenire con la massima semplicità. Infatti, in caso di un ostacolo, l’utente sarà portato a cambiare subito e-commerce, annullando l’operazione. 

Inoltre, i migliori siti di e-commerce prevedono la possibilità di un’integrazione con i tool di terzi sviluppatori come software di marketing o quelli di advertising, offrendoti massima flessibilità. Infine, un altro fattore da considerare sono i costi collegati alla piattaforma, come abbonamento mensile, commissioni del gateway di pagamento e quelle sulle singole transazioni di vendita.

 

Quando preferire una anziché un’altra

Tutte le piattaforme che abbiamo indicato soddisfano questi requisiti. Quale scegliere dunque? Un confronto diretto può essere utile. Ecco quali sono gli aspetti che puoi considerare:

  • tipologia di e-commerce;
  • costi iniziali;
  • tipologia di articoli;
  • personalizzazione;
  • assistenza e manutenzione

 

 

Tipologia di e-commerce e costi

Il primo confronto è sulla tipologia di e-commerce di cui hai necessità. Ad esempio, se vuoi creare un negozio online di piccole dimensioni, come vetrina di quello fisico, allora una valida opzione è quella di utilizzare Prestashop o Shopify. Lo stesso vale se sei agli inizi della tua attività di vendita online. Invece, per i negozi di dimensioni più grandi e che prevedono un catalogo articolato con numerose sottocategorie, può essere più utile optare per Magento oppure per il sistema Woocommerce di WordPress. Infatti, grazie alle varie impostazioni questi due CMS ti permettono di articolare in modo adeguato i tuoi cataloghi.

Leggi anche la nostra guida Prestashop vs Magento

Altro aspetto da considerare è quello dei costi. Magento prevede un investimento maggiore rispetto alle altre piattaforme. Quindi la scelta deve essere effettuata in base al tuo budget iniziale per l’avviamento della nuova attività. Ad esempio, anche se è presente una versione base gratuita, se vuoi aggiungere dei tools e delle funzionalità, dovrai considerare una spesa. Anche alcuni plug-in sono più costosi rispetto alle altre piattaforme prese in esame.

Per questo se hai un negozio fisico e vuoi iniziare ad affacciarti al mondo online, con un investimento minimo, una valida opzione può essere quella di appoggiarti a Shopify.

 

 

Articoli e personalizzazione 

Un altro aspetto importante riguarda gli articoli che inserirai sull’e-commerce con la creazione di un catalogo dettagliato. Se stai creando una piattaforma flessibile in cui devi esporre pochi prodotti, senza rinunciare a una tua vetrina che ti permetta di avere visibilità, allora l’opzione più adatta può essere Shopify oppure Prestashop. Queste due piattaforme prevedono un approccio semplificato oltre alla possibilità di collegare diversi tools esterni, realizzando in un tempo ridotto una piattaforma e-commerce potenzialmente molto utile. 

Invece, se hai deciso di puntare a un negozio con diverse tipologie di articoli merceologici, allora può essere più vantaggioso scegliere delle piattaforme che ti permettono di articolare al meglio il catalogo in categorie e sottocategorie come Magento o Woocommerce

Questo ci porta al concetto di personalizzazione. Rendere il tuo sito e-commerce unico, rispecchiando il target merceologico, è fondamentale se vuoi avere un riscontro sul web. Inoltre, per alcune categorie di prodotti e servizi è necessario impostare le interfacce, oltre ad avere specifiche funzionalità. In questo caso l’opzione più utile è quella di scegliere piattaforme che ti permettono di aggiungere elementi unici, sia gratuitamente sia a pagamento. Quindi, in questo caso dovresti valutare sistemi come Magento, Prestashop o Woocommerce

 

 

Assistenza e manutenzione

Infine, devi prendere in esame l’opzione manutenzione e assistenza. Infatti, una piattaforma come Shopify grazie alla semplicità dell’interfaccia può essere gestita anche se non hai competenze tecniche elevate. Invece, anche se in teoria puoi operare in perfetta autonomia su Magento e Woocommerce, oggi questi due CMS sono diventati molto tecnici. Ciò significa che se vuoi accedere a tutte le loro potenzialità devi prendere in esame di affidare il sito a una web agency o a un esperto consulente in Magento oppure richiedere un servizio di assistenza  WordPress. Questo consiglio è valido anche per la manutenzione del sito e gli aggiornamenti alle nuove versioni dei CMS utili per migliorare la sicurezza e ottenere performance sempre più elevate.

 

 

Scegli la migliore che fa per te

Come noti dal confronto, scegliere la piattaforma e-commerce più adatta alle tue esigenze è strettamente collegato all’obiettivo che vuoi raggiungere. Tuttavia, devi valutare un altro aspetto, ovvero quello dell’evoluzione del tuo sito. 

Infatti, sistemi flessibili come Magento e Woocommerce, grazie all’aggiunta di plug-in, si evolvono insieme alla crescita delle attività commerciali.  Questo elemento può essere molto utile soprattutto in un settore come quello delle vendite online in continua trasformazione. In questa prospettiva, partendo dalle principali differenze indicate in questo articolo, puoi affidarti a una web agency come Unidevs, al fine di valutare insieme a esperti del settore tutti i pro e i contro di un sistema e-commerce rispetto a un altro.

 

Come aprire un e-commerce

La scelta della piattaforma giusta è senza dubbio importante per aprire un e-commerce. Tuttavia, questo è solo uno dei passaggi necessari per dare vita al proprio negozio online. Infatti, per realizzare un e-commerce dovrai valutare altri aspetti. Ad esempio, dovrai scegliere il settore di mercato in cui collocare la tua attività. Inoltre, dovrai definire il tuo target di utenti, quali canali di vendita digitali utilizzare e passare poi all’interfaccia grafica. In questa prospettiva di seguito abbiamo riassunto gli step più importanti, seguendo i quali potrai dare vita a un e-commerce di successo:

  • scegli la nicchia di mercato;
  • definisci il tuo target;
  • definisci i KPI;
  • scegli i canali di vendita e promozione;
  • stabilisci l’interfaccia, i contenuti e il UX;
  • registrati alla piattaforma;
  • lancia il tuo e-commerce. 

Di seguito andiamo ad analizzare questi punti. Se vuoi avere una visione completa puoi leggere la nostra guida su come ottimizzare un e-commerce.

1.Scegli la nicchia di mercato

La scelta della nicchia di mercato è un’operazione fondamentale. Il tuo e-commerce, soprattutto nelle fasi iniziali, dovrà riferirsi a specifici prodotti e sevizi.

Questo vuol dire che venderai solo delle tipologie di articoli rivolgendoti quindi esclusivamente a uno specifico target di utenti.

Per scegliere correttamente la tua nicchia effettua delle ricerche di mercato in modo da capire in quali settori ci sono le maggiori possibilità di emergere. Inoltre, puoi valutare di analizzare il tasso di crescita di alcuni articoli, ad esempio quali sono quelli più richiesti dal target di utenti a cui ti vuoi rivolgere, oppure quelli che generano un fatturato superiore. A questo devi aggiungere i competitor già presenti in quel settore di mercato ed eventuali keyword, ovvero le parole chiavi per la SEO che possono fornirti un’idea più precisa di ciò che cercano i clienti.

 

 

2.Definisci il tuo target

Altro punto fondamentale è comprendere chi è il target di utenti al quale vai a rivolgerti. Infatti, ogni prodotto di qualità è costruito sui bisogni e le esigenze del pubblico, ma non solo.

L’analisi del target ti fornirà anche informazioni importanti sulle credenze del pubblico, sulle azioni che compiono, sui prodotti che preferiscono e su tanti altri dettagli che possono fare la differenza.

Dei tuoi clienti dovrai conoscere ogni informazione come:

  •         dispositivi utilizzati per gli acquisti;
  •         dati demografici;
  •         interessi e abitudini;
  •         sogni e aspettative;
  •         scelte d’acquisto;
  •         comportamento online;
  •         social utilizzati.

L’insieme di queste informazioni, se analizzate nel modo adatto, ti permetteranno di avere un quadro complessivo delle preferenze dei tuoi utenti e degli articoli più ricercati. 

Leggi anche la nostra guida su come funzionano i pixel

 

 

3.Definisci i KPI

Con il termine KPI si indicano i Key Performance Indicator ovvero gli indicatori di performance della tua attività. Questi possono essere valutati solo se esistono degli obiettivi concreti e tangibili.

Per capire meglio cosa voglia dire, immagina di aver deciso di vendere 10 prodotti nella tua prima settimana. Se dopo una settimana ne hai venduti 8 sarai al di sotto dei tuoi obiettivi, se ne hai venduti 15 sarai invece al di sopra e avrai dei KPI positivi.

Per comprendere in che direzione sta andando il tuo e-commerce, quindi, è fondamentale stabilire una serie di traguardi:

  •         reali: devi porti un obiettivo concreto e che puoi raggiungere;
  •         tangibili: stabilisci un valore numerico effettivo;
  •         rilevanti: gli obiettivi che ti poni devono essere realmente utili e rilevanti per la salute della tua attività.
  •         scadenzati: datti una scadenza precisa per ottenere questi risultati.

 

 

4.Definisci i canali di vendita e promozione

Come detto in precedenza, affinché un e-commerce riesca ad emergere nel mare di possibilità disponibili online è fondamentale che siano introdotte delle attività di promozione.

A tal proposito è importante definire i canali di vendita del tuo negozio online.

Questi possono variare dall’advertising su Google o Facebook, all’email marketing, alla SEO ma è importante che ci sia un’analisi a priori.

Cerca di capire in che modo agiscono i competitor nella stessa nicchia e come i tuoi prodotti possono arrivare al maggior numero di persone possibili, in modo naturale, spontaneo e realmente utile.

Una volta stabiliti questi punti potrai andare a creare il piano di marketing, definendo cioè tutte le azioni da compiere per promuovere il sito.

 

 

5.Definisci l’interfaccia, i contenuti e l’UX

Quando avrai chiaro il mercato in cui ti muoverai, la nicchia, i prodotti da vendere e il target di riferimento, potrai iniziare a pensare alla struttura del tuo sito.

In particolare, è fondamentale che in questa fase pensi all’interfaccia che vuoi per il tuo e-commerce in modo da comprendere come i tuoi clienti navigheranno. In tal senso è utile tenere sempre conto della User Experience, ovvero dell’esperienza che l’utente avrà durante la navigazione.

Infatti, per migliorare l’esperienza utente, un consiglio può essere quello di analizzare, cosa fanno i competitor della tua stessa nicchia. Ovviamente ciò non significa copiare gli altri, ma valutare quali sono i punti deboli e quelli forti del tuo e-commerce, confrontandoli con la concorrenza. Tuttavia, allo stesso tempo, non perdere di vista i bisogni del cliente, in modo da rendere il sito quanto più ottimizzato possibile in tal senso.

Anche i contenuti che andrai a impiegare per riempire il tuo sito giocano un ruolo fondamentale. Cerca di strutturare, una grafica innovativa e soprattutto articoli interessanti scritti rispettando le regole SEO e con informazioni che possono aiutare l’utente a guidarlo nell’acquisto di un prodotto e di un servizio. Per fare ciò diventa indispensabile collaborare con un bravo copywriter, realizzando un piano editoriale e sviluppando un blog per e-commerce

 

 

6.Scegli la piattaforma

Anche la piattaforma che sceglierai è importantissima ai fini del successo del tuo e-commerce. Come abbiamo visto, le varie piattaforme presentano caratteristiche, costi e funzionalità completamente differenti tra loro e che andranno ad incidere sulla tua futura attività di vendita.

Quindi, in questa fase analizza con attenzione le caratteristiche di ogni sistema in modo da individuare quella che è più allineata con la tua idea di business. 

Leggi la nostra recensione sulle migliori piattaforme e-commerce open source

 

 

7.Lancia il tuo e-commerce e attiva tutte le procedure

Sei quasi pronto per mettere online il tuo e-commerce.  L’ultimo step è proprio quello di lanciare il tuo sito sul web. Infatti, dopo averlo creato o averlo commissionato a un professionista, arriva il momento di inserire il negozio sul mercato.

Potresti pensare di creare attenzione intorno all’e-commerce con una campagna di marketing mirata, o magari offrire una serie di coupon promozionali e sconti per i primi acquirenti.

Oltre alla strategia di marketing assicurati anche di attivare tutte le procedure per il regolare funzionamento del tuo negozio. Assicurati che il customer care sia attivo, il processo di pagamento funzioni correttamente, il sito sia veloce e navigabile, i prodotti chiaramente visualizzabili e, in generale, presta attenzione a ogni aspetto del negozio.

 

 

E-commerce Multilingua: come crearlo e gestirlo al meglio

Un discorso a parte, nel momento in cui realizzi una piattaforma e-commerce, è quello del sistema multilingue. Come puoi comprendere dal termine, andrai ad applicare un protocollo attraverso cui sarà possibile selezionare dal cliente lingue diverse. 

Non dovrai essere tu a tradurre i testi del sito, ma il processo verrà effettuato attraverso un particolare software traduttore. Spesso quando si pensa a realizzare un e-commerce ci si sofferma per lo più sulla grafica, il layout e sulle schede tecniche. La lingua può essere un ostacolo a una conversione di un utente. 

Infatti, se il cliente ha dei dubbi, desisterà dal proseguire con gli acquisti sul tuo sito, anche se il tuo prodotto è quello economicamente più conveniente e di qualità superiore. La comprensione è fondamentale. Tuttavia, l’aggiunta del sistema multilingua deve essere valutata con attenzione, dato che se non strutturata bene potrà incidere sulle performance del tuo e-commerce e sull’user experience. Se ti stai domandando come realizzare una piattaforma e-commerce multilingua, il sistema in teoria è abbastanza semplice. Potrai farlo in due modi:

  • in autonomia;
  • affidandoti a un esperto.

Nel primo caso, devi considerare che ognuna delle migliori piattaforme prevede un sistema di installazione diverso per l’opzione multilingua. Infatti, Magento e Woocommerce richiedono un plug-in, che dovrai prima scaricare e poi aggiungere. Nel caso di Shopify è presente l’opzione all’interno della barra degli strumenti attraverso cui puoi creare degli URL in lingua differente. Invece, con Prestashop è necessario inserire un apposito sistema di traduzione elaborato dalla community. 

Come puoi notare, le procedure necessitano comunque di un intervento tecnico, prima del quale è buona prassi effettuare un backup della piattaforma oltre ad un aggiornamento. In questa prospettiva, per evitare errori, può essere utile valutare la seconda opzione e quindi rivolgerti a un esperto professionista del settore come un consulente Magento o WordPress oppure a una web agency al fine di avere traduzioni professionali per siti.

 

Ha senso creare (sempre) un e-commerce in più lingue?

Per rispondere a questo quesito può essere utile andare a considerare quali sono i benefici di aggiungere l’opzione multilingua al tuo negozio online. Ecco alcuni punti da considerare:

  • incrementare la visibilità;
  • aumentare il target di utenti;
  • dare fiducia;
  • accedere a mercati diversi;
  • dare un’impostazione istituzionale al sito.

Il primo vantaggio che può portarti a valutare di aprire una piattaforma e-commerce multilingua è quello che riguarda la visibilità. Un sito scritto per essere letto da altre culture e nazionalità può aumentare in maniera esponenziale il numero di utenti che lo visiteranno ed effettueranno acquisti. In linea di massima se hai creato un’interfaccia grafica interessante con contenuti validi e ottimizzati in chiave SEO, l’incremento del numero di utenti si aggirerà tra il 30% e il 45%. Ovviamente questo valore è strettamente connesso anche alla tipologia di prodotti presenti sul tuo sito. 

L’altro aspetto da valutare è l’aumento del fatturato. Infatti, allargando il target di utenti, e quindi non limitandoti solo al territorio italiano, ma anche a quello europeo e internazionale, avrai accesso a un quorum maggiore di possibili clienti con riferimento al target che hai scelto.

Leggi la nostra guida su come trovare clienti online

Potenzialmente chiunque potrebbe acquistare i tuoi prodotti e servizi. Ciò porterà a un incremento del fatturato con una crescita esponenziale degli introiti. Creare un sito multilingua ti permetterà di emergere anche in altri mercati, oltre a quello italiano. Infine, potrai dare un profilo istituzionale al tuo sito, rafforzando l’idea di brand collegata alla tua attività di vendita online.

 

Quando devi pensare ad un e-commerce multilingua

I vantaggi di creare un e-commerce internazionale online sono davvero tanti. Tuttavia, altrettante possono essere le domande. Quante lingue aggiungere? Quali sono i benefici diretti? Quando è considerato indispensabile aggiungere l’opzione multilingua? Per rispondere a questi quesiti può essere utile valutare due aspetti:

  • accesso ai mercati esteri;
  • trends interessanti.  

 

 

Mercati esteri potenziali

Il linguaggio è uno strumento che permette di convincere l’utente ad acquistare un oggetto o un servizio, se è chiaro, diretto e convincente. Tuttavia, può essere anche una barriera, soprattutto se vuoi entrare nei mercati esteri. Oggi, grazie al web, a Google e agli altri motori di ricerca questa operazione è semplificata. Basta inserire le giuste parole chiave e ottimizzare i contenuti in chiave SEO per indicizzarli tra le prime ricerche. Per questo diventa importante inserire altre lingue. Non è necessario un numero impressionante, ma può essere anche utile aggiungerne una o due. In questo modo si apriranno prospettive all’estero.

 

 

Trends interessanti

L’altro aspetto da considerare è che, utilizzando un sistema multilingua, puoi accedere anche ad altri settori merceologici interessanti. Ciò può aiutarti a incrementare il tuo fatturato, con un maggior numero di conversioni.

 

 

Errori più comuni negli e-commerce multilingua

A questo punto soffermiamoci su quali possono essere gli errori nel creare un sito multilingua

  • tipologia di dominio;
  • scelta della lingua;
  • URL differenti;
  • sottovalutare l’ottimizzazione SEO.

Uno degli errori più comuni è quello di non creare un dominio internazionale. Quindi se hai scelto un piano di hosting con un sito nato come “.it”, non apparirà al di fuori del territorio italiano, salvo che non venga ricercato nella query di Google con il nome intero. Dovrai quindi scegliere un dominio che possa essere valido in tutte le nazioni, come “.com” oppure “TLD”.

Altro aspetto da considerare è quale lingua utilizzare. Ovviamente questo è strettamente collegato ai mercati su cui vuoi posizionare i tuoi prodotti:

  • lingua inglese: Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti;
  • spagnolo: Spagna, Messico, Cile e Argentina;
  • francese: Francia, Canada e in Polinesia;
  • portoghese: Brasile e Portogallo.

Dovrai fare attenzione anche agli URL, andando a realizzarne uno in base alla specifica lingua. Infine, sarà importante non sottovalutare l’ottimizzazione SEO per e-commerce.

 

 

Buone pratiche SEO per e-commerce multilingua

Anche se si è impostata una campagna di marketing attenta e con le giuste parole SEO per le ricerche italiane, questo non significa che i medesimi parametri potranno essere impiegati anche per le attività all’estero. 

Dovrai fare molta attenzione alle parole chiave, attraverso la keyword analysis dei traduttori che utilizzi. Ad esempio, nella lingua inglese vi sono dei termini che hanno un significato diverso se utilizzati nel dialetto americano, canadese o della Gran Bretagna. Basta considerare che anche se la lingua è la stessa sono più di 4100 le parole differenti tra i singoli dialetti. 

Se quindi vuoi riferirti a tutti e tre i contesti, dovrai valutare bene il significato di ogni singola parola. Anche le compagne di advertising devono essere eseguite in modo diverso, dato che il target di utenti non è lo stesso. Infine, devi porre attenzione all’attributo hreflang.

 

 

Attributo hreflang 

Non utilizzare l’attributo hreflang è uno degli errori più comuni quando si crea una piattaforma e-commerce multilingua. Cos’è esattamente? È un attributo del tag link contenuto all’interno della headline della pagina attraverso cui puoi indicare ai motori di ricerca l’esistenza di versioni dello stesso sito con lingue diverse

 

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